Tra le misure proposte dalla Legge di Bilancio , torna il Bonus baby sitter 2025, un contributo pensato per sostenere le famiglie con bambini nei primi mesi di vita. La proposta prevede l’erogazione di 200 euro al mese per 12 mesi, per un totale annuo di 2.400 euro, destinati ai nuclei con ISEE fino a 40.000 euro.
La misura sarà gestita dall’INPS e potrà essere utilizzata per coprire spese legate a baby-sitter, servizi educativi, micro-nidi e centri per l’infanzia. Vediamo insieme in questo articolo come funzionerà il bonus, quali servizi copre, chi può beneficiarne e come presentare la domanda.
Cos’è il Bonus Baby sitter 2025?
Il Bonus baby sitter 2025 è una agevolazione economica destinata alle famiglie con figli piccoli. Il bonus è previsto dall’emendamento n. 31.1 alla Legge di Bilancio 2025, presentato dalla Deputata Elena Bonetti (Azione) e prevede un contributo mensile di 200 euro per 12 mesi, a partire dal 1° marzo 2025, per sostenere le spese relative ai servizi di baby-sitting e altre attività integrative per l’infanzia .
A chi spetta il Bonus baby sitter 2025?
Il Bonus baby sitter 2025 spetta alle famiglie con figli fino ai 12 mesi e con un reddito basso e ISEE non superiore a 40 mila euro. Questo contributo è stato pensato dal governo per aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà economica a sostenere le spese per il baby sitting dei propri figli nella loro infanzia.
Per ottenere il bonus è importante che entrambi i genitori siano lavoratori, infatti questo bonus mira ad aiutare i genitori che non riescono ad occuparsi dei propri figli per questioni lavorative.
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A quanto ammonta il Bonus baby sitter 2025?
Il Bonus baby sitter 2025 consiste in un contributo mensile pari a 200 euro, erogato per la durata complessiva di 12 mesi consecutivi, per un totale annuo di 2.400 euro. Questo importo rappresenta un sostegno concreto alle famiglie con figli piccoli, in particolare nei primi mesi di vita del bambino. Il bonus è pensato per coprire parte delle spese sostenute per l’assunzione di una baby sitter o per servizi di assistenza all’infanzia, come ad esempio i centri educativi o i servizi integrativi pomeridiani.
Quali spese copre il bonus baby sitter 2025?
Il Bonus baby sitter 2025 sarà erogato attraverso il Libretto Famiglia, uno strumento già impiegato per altri interventi di sostegno alle famiglie, e permetterà di coprire le spese legate alla cura e all’educazione dei bambini nei primi mesi di vita. Il contributo mensile potrà essere utilizzato per:
- Servizi di baby-sitting, un supporto diretto per la gestione quotidiana dei figli, soprattutto nei momenti in cui i genitori lavorano.
- Centri estivi e attività educative-ricreative, che sono opportunità fondamentali per la socializzazione e lo sviluppo cognitivo dei bambini.
- Servizi integrativi per l’infanzia, come definiti dal Decreto Legislativo n. 65 del 2017, che includono attività a completamento dell’offerta educativa tradizionale.
- Servizi socio-educativi territoriali, comprese iniziative sperimentali e innovative rivolte alla prima infanzia, promosse da Comuni o enti locali.
Bonus baby sitter 2025: Requisiti
Per beneficiare del Bonus baby sitter 2025, le famiglie devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Presentare figli di età inferiore ai 12 mesi.
- ISEE non superiore a 40 mila euro.
- Entrambi i genitori devono essere lavoratori, il beneficio è disponibile sia per dipendenti pubblici e privati, sia per autonomi, a patto che venga comunicato il numero dei beneficiari tramite le casse previdenziali competenti.
Come richiedere il Bonus baby sitter 2025?
La procedura per richiedere il Bonus baby sitter 2025 sarà gestita dall’INPS e secondo le informazioni disponibili, i principali passaggi per presentare la domanda sono:
- Presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’anno 2025, includendo il nuovo nato. L’INPS verificherà che l’indicatore ISEE non superi i 40.000 euro.
- Per inviare la richiesta, il genitore recarsi sul sito dell’INPS ed accedere con le prorie credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, sarà possibile rivolgersi a un patronato per assistenza nella compilazione della domanda.
Poiché il bonus sarà erogato tramite il Libretto Famiglia, il genitore dovrà registrarsi come “utilizzatore” e la babysitter come “prestatore” sul portale INPS. Dopo i controlli, l’INPS comunicherà l‘esito della domanda. In caso di esito positivo, i voucher verranno accreditati mensilmente o in base alle prestazioni inserite.
Bonus baby sitter 2025 INPS
Il Bonus baby sitter 2025 consiste in un contributo di 200 euro, che non saranno versati tramite bonifico diretto, ma erogati sotto forma di voucher elettronici tramite il sistema del Libretto Famiglia INPS. L’agevolazione può essere utilizzata in aggiunta o in alternativa all’assistenza domiciliare ed è possibile usare il bonus per coprire i costi di micro-nidi, nidi familiari o centri per l’infanzia dedicati a bambini sotto l’anno di età.
Il bonus potrebbe essere riconosciuto sotto forma di rimborso spese al genitore, qualora le somme siano state impiegate presso strutture educative riconosciute. La conferma di questa opzione dipenderà però dalle istruzioni operative che saranno definite dal decreto attuativo.
Bonus baby sitter 2025 nonni
Da quest’anno il Bonus baby sitter 2025 subisce un importante cambiamento, questo contributo ora può essere destinato anche ai nonni, agli zii e altri parenti del minore per cui si richiede il bonus. Purché il bonus sia valido, è necessario che i nonni e zii possano essere i destinatari del bonus e che questi non vivano nella stessa casa del minore che accudiscono.
L’INPS specifica che “in caso di convivenza, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento”.
Quando arriva il Bonus baby sitter 2025?
Il Bonus baby sitter 2025 è stato confermato dall’INPS, che ne ha definito i criteri e le modalità operative. Tuttavia, al momento, non è ancora possibile presentare domanda, poiché si è in attesa della pubblicazione del relativo decreto attuativo. Questo decreto è fondamentale per avviare la procedura di richiesta e rendere operativo il bonus. Secondo alcune fonti, si potrà presentare la domanda nei prossimi mesi.