Per ridurre la disoccupazione in Italia, la Commissione Europea e il Governo italiano hanno deciso di erogare il Bonus Donne e Giovani 2025, previsto dal Decreto Coesione. Questa presenta un fondo 1,1 miliardi di euro finanziati per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nel mezzogiorno. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ufficializzato l’entrata in vigore del bonus con la firma dei decreti attuativi il 14 aprile 2025, dando così il via libera all’applicazione concreta delle agevolazioni per le imprese che vogliono contribuire alla ripresa del mercato del lavoro in Italia.
Vediamo insieme in questo articolo di cosa si tratta, a chi spetta ed a quanto ammonta questo bonus.
Cos’è il Bonus donne e giovani 2025?
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Il Bonus donne e giovani 2025 è un contributo pensato dalla Commissione Europea per ridurre la disoccupazione per le donne e gli under 35, nell’Europa, ma soprattutto nel mezzogiorno. La misura consiste nella riduzione dei contributi previdenziali che devono pagare i datori di lavoro, per un massimo di 650 euro.
Il bonus si applica alle assunzioni effettuate tra il 31 gennaio e il 31 dicembre 2025 per le donne e i giovani al Sud, e tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 per i giovani nel resto d’Italia. Per questa misura sono stati stanziati 1,1 miliardi di euro e si prevede che il contributo porterà alla formazione di oltre 180.000 contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Leggi anche: Bonus disoccupati 2025: Ecco tutti i bonus a cui hai accesso se hai per il lavoro! Scopri come richiederliA chi spetta il Bonus donne e giovani 2025?
Il Bonus Donne e Giovani 2025 è rivolto ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato specifiche categorie di lavoratori. Per quanto riguarda le donne, possono beneficiare dell’incentivo:
- Le disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti in Italia
- Le disoccupate da almeno 6 mesi residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna)
- Le donne impiegate in settori o professioni con elevata disparità di genere.
Per i giovani, l’incentivo è destinato a coloro che alla data dell’assunzione:
- Non abbiano compiuto 35 anni
- Non siano mai stati occupati a tempo indeterminato.
L’incentivo è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi e richiede che l’assunzione comporti un incremento occupazionale netto, ossia un aumento effettivo del numero di dipendenti rispetto alla media dei 12 mesi precedenti.
A quanto ammonta il Bonus donne e giovani 2025?
Il Bonus Donne e Giovani 2025 prevede un esonero contributivo totale del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e i contributi INAIL. L’importo massimo dell’incentivo è di 650 euro mensili per ciascun lavoratore assunto, con una durata massima di 24 mesi.
Bonus donne e giovani 2025: Requisiti richiesti
Per accedere al Bonus donne e giovani 2025, i datori di lavoro privati devono assumere a tempo indeterminato specifiche categorie di lavoratori:
- Donne disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
- Donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della ZES Unica Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).
- Donne impiegate in settori o professioni con elevata disparità di genere.
- Giovani under 35 mai assunti a tempo indeterminato.
Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero di dipendenti rilevato in ciascun mese e quello dei dipendenti mediamente occupati nei dodici mesi precedenti. È inoltre necessario che l’azienda non abbia effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei sei mesi precedenti nella stessa unità produttiva. L’incentivo non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato.
Come richiedere il Bonus donne e giovani 2025?
Per richiedere il Bonus donne e giovani 2025 bisogna presentare una domanda online all’INPS, secondo le modalità che saranno definite dall’Istituto. La domanda deve contenere:
- Dati identificativi dell’azienda e del lavoratore.
- Tipologia di contratto e livello retributivo.
- Sede di lavoro del dipendente.
- Dichiarazione del datore di lavoro che esclude il cumulo con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento.
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