Il rimborso IRPEF 2025 rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti italiani di recuperare imposte versate in eccesso durante l’anno fiscale precedente. Questo processo avviene attraverso la dichiarazione dei redditi, principalmente mediante il modello 730, e coinvolge diverse categorie di lavoratori e pensionati. Vediamo insieme in questo articolo a chi spetta il rimborso irpef e quando arriva.
A chi spetta il Rimborso IRPEF 2025?
Il rimborso IRPEF 2025 spetta ai contribuenti che, a seguito della dichiarazione dei redditi, risultano avere un credito d’imposta. Ciò può avvenire per diversi motivi, tra cui:
- Detrazioni e deduzioni: spese sanitarie, interessi su mutui, spese per istruzione, contributi previdenziali, ecc.
- Ritenute d’acconto superiori al dovuto: quando le imposte trattenute durante l’anno superano l’effettivo debito fiscale.
Il rimborso spetta a:
- Lavoratori dipendenti: inclusi soci lavoratori di cooperative, lavoratori in cassa integrazione, collaboratori con contratto a progetto o co.co.co, stagisti e tirocinanti, lavoratori socialmente utili, sacerdoti.
- Disoccupati: percettori di indennità NASpI, DIS-COLL, disoccupati agricoli.
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Come funziona il Rimborso IRPEF 2025?
Per i lavoratori dipendenti, il rimborso IRPEF 2025 viene erogato direttamente nella busta paga. Dopo la presentazione del modello 730, il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, provvede a rimborsare l’importo spettante al dipendente nella prima busta paga utile. Nel caso dei pensionati, l’INPS accredita il rimborso nel cedolino della pensione.
Per i contribuenti senza sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate effettua il rimborso direttamente sul conto corrente indicato nella dichiarazione dei redditi.
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Rimborsi IRPEF in busta paga: Cosa cambia nel 2025
Nel 2025, i rimborsi IRPEF derivanti dalla dichiarazione dei redditi inizieranno a essere erogati a partire dalla retribuzione di competenza di luglio. I datori di lavoro e gli enti pensionistici, in qualità di sostituti d’imposta, sono tenuti a:
- Erogare i rimborsi risultanti dal modello 730-4;
- Trattenere eventuali importi dovuti, anche in forma rateizzata se richiesto, a titolo di saldo o acconto IRPEF, addizionali regionali e comunali, cedolare secca, imposte sostitutive su premi di risultato e acconti per redditi soggetti a tassazione separata.
È importante sapere che non vengono effettuate operazioni di rimborso o trattenuta per importi pari o inferiori a 12 euro, in quanto considerati non rilevanti ai fini fiscali.
Per i pensionati, queste operazioni non iniziano a luglio ma slittano solitamente ad agosto o settembre, anche qualora sia stata richiesta la rateizzazione degli importi dovuti o dei rimborsi spettanti.
Quando arriva il rimborso IRPEF 2025?
Il rimborso IRPEF 2025 viene erogato a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi, che può avvenire dal 30 aprile al 30 settembre utilizzando il modello 730. Il contribuente può rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato, i quali predispongono il modello 730 e il prospetto di liquidazione (modello 730-3), sulla base dei documenti e delle informazioni fornite.
Questo prospetto, consegnato prima dell’invio della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, specifica gli importi da rimborsare o da trattenere e tiene conto di eventuali variazioni riscontrate durante la verifica dei dati.La trasmissione del prospetto segue precise scadenze:

- 15 giugno per dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
- 29 giugno per quelle inviate dal 1° al 20 giugno;
- 23 luglio per dichiarazioni tra il 21 giugno e il 15 luglio;
- 15 settembre per quelle tra il 16 luglio e il 31 agosto;
- 30 settembre per le dichiarazioni presentate dal 1° al 30 settembre.
Le tempistiche di accredito del rimborso IRPEF variano in base alla categoria del contribuente:
- Lavoratori dipendenti: ricevono il rimborso direttamente nella prima busta paga utile, a partire dalla mensilità di luglio, una volta che il sostituto d’imposta ha ricevuto l’elaborazione del 730-4.
- Pensionati: il rimborso viene generalmente accreditato nel cedolino della pensione tra agosto e settembre, con tempistiche leggermente più lunghe rispetto ai dipendenti.
- Contribuenti senza sostituto d’imposta: in questi casi è l’Agenzia delle Entrate a gestire direttamente il rimborso, che può avvenire entro sei mesi dalla presentazione della dichiarazione.
Come controllare il Rimborso IRPEF 2025?
Per verificare se si ha diritto al rimborso IRPEF, è possibile consultare il proprio Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo l’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente può visualizzare l’esito e l’eventuale credito d’imposta. Inoltre, per i lavoratori dipendenti, è possibile controllare la busta paga per individuare la voce relativa al rimborso IRPEF. Nel caso in cui il rimborso non venga erogato nei tempi previsti, si consiglia di contattare il proprio datore di lavoro o l’ente previdenziale di riferimento.